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Meditazioni sul Purgatorio
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21 NOVEMBRE. PREGHIERE PER LE ANIME DEL PURGATORIO
Grande è la larghezza della Chiesa nel soccorrere ai suoi
figli; perciò ha creata una ricchissima quantità di mezzi per
comunicarci le sante indulgenze. Sta sommamente a cuore a
questa Madre che non cadiamo nelle fiamme del Purgatorio,
o, se caduti, che ne siamo liberati al più presto.
Accenniamo brevissimamente ad alcuni. Vi è il libro Il
celeste tesoro delle Sante Indulgenze del P. Giorgio da Riano.
Si può consultarlo: è ottimo, popolare, chiaro. È pur
uscito presso Pia Società S. Paolo, Alba, un libro Le indulgenze;
è molto semplice e preciso.
Il Giubileo. È un’indulgenza plenaria e solenne, concessa
in circostanze straordinarie, dal Sommo Pontefice. Venne la
prima volta concessa nel 1300 da Bonifacio VIII; dapprima
si concedeva una volta ogni 100 anni; poi ogni 50 anni; poi
ogni 30 anni; e dal 1475 restò fissato ogni 25 anni. È però da
notarsi che esso è di quattro specie: ordinarioe straordina
rio, universalee particolare.Infatti oltre a quello ogni 25
anni, che si dice ordinario, vi è quello che il Papa può concedere per un fatto importante nella Chiesa; e oltre a quello
concesso a tutta la Chiesa, vi è quello concesso ad una na
zione o provincia ecclesiastica.
L’indulgenza è sostanzialmente come un’altra indulgenza;
ma per il modo solenne ed i privilegi che l’accompagnano, differisce accidentalmente. Ed anche differisce perché ne è più
facile l’acquisto per il modo onde l’animo vi vien preparato.
Oltre le solite condizioni, dello stato di grazia e l’intenzio
ne, si richiedono opere particolari: confessione, comunione,
visita alle chiese.
Indulgenze «toties quoties».Sono indulgenze plenarie
che si possono lucrare tante volte, quante volte si mette una
determinata opera o si usa di un determinato oggetto religio
so per adempiere un atto di pietà.
La particolarità sta in questo: che dipende dalla nostra di
vozione il moltiplicare il numero delle indulgenze indetermi
natamente; poiché sta da noi moltiplicare indeterminatamente le stesse opere di pietà.
Le condizioni per lucrarle sono pressoché comuni: intenzione, stato di grazia, confessione, comunione, visita a qual
che chiesa con preghiere, cioè 6 Pater, 6 Ave, 6 Gloria.
L’indulgenza si può lucrare tante volte quante visite si
fanno alle chiese fissate.
Attualmente le indulgenze toties quoties concesse per le
visite sono: Indulgenza della Porziuncola: tutto l’anno in Assisi; il 2 Agosto, nelle altre chiese francescane e in quante godono di questo favore. Danotarsi che il tempo utile per le visite comincia dalle ore 12 del 1° Agosto alle 24 del giorno 2.
L’indulgenza per le chiese dei Trinitari e dov’è eretta la
confraternita della Trinità.
L’indulgenza per la festa del Corpus Domini; per la festa
del Rosario; per la festa dell’Addolorata; di S. Mattia, di S.
Francesco da Paola, di San Paolo della Croce, della Madonna
Ausiliatrice, della Madonna del Carmine, di S. Vincenzo de’
Paoli, di S. Ignazio di Loyola, per la festa della Madonna
della Consolazione, della Madonna della Mercede.
In queste feste si deve visitare qualche chiesa determinata,
e pregare secondo l’intenzione del Pontefice.
Inoltre: il giorno dei Fedeli Defunti (2 Novembre) e la
chiusura del Mese di Giugno, dove questo fu celebrato con
determinate solennità.
Vi sono oggetti con indulgenze toties quoties, e sono: la
medaglia giubilare di S. Benedetto; lo scapolare ceruleo del
l’Immacolata Concezione, recitando 6 Pater, 6 Ave, 6 Gloria; la corona del Rosario, ogni volta, recitandolo innanzi al
SS.mo Sacramento, esposto o chiuso nel tabernacolo, anche
senza uscire di chiesa.
Inoltre: vi è il crocifisso con l’indulgenza plenaria, toties quoties. E cioè: chiunque bacia un crocifisso così indulgenziato, in punto di morte, lucra indulgenza plenaria; ma una
volta sola ed i soli moribondi. Le condizioni sono: confessione, comunione o almeno contrizione; accettazione della
morte con rassegnazione alla Divina Volontà; invocazione
del SS. Nome di Gesù, almeno col cuore; bacio al crocifisso
o, se non è possibile, almeno toccarlo.
Giaculatorie ed invocazioni più comuni
Ne ricordiamo alcune:
Il segno di croce ha 50 giorni di indulgenza; se fatto con
l’acqua benedetta 100 giorni, ogni volta;
A Dio: «Mio Dio e mio tutto», 50 giorni ogni volta;
«Dio sia benedetto», 50 giorni ogni volta che si ripete
udendo bestemmie;
«Signore, Dio mio, accetto fin d’ora, dalle Vostre Mani,
quella morte...», ecc. Indulgenza plenaria per il momento in
cui si spirerà adempiendo le condizioni...
A Gesù: «Signor mio e Dio mio!» detto durante l’Elevazione o durante l’Esposizione solenne: 7 anni e 7 quarantene,
ecc. purché si guardi l’Ostia con fede, pietà e amore.
«Sia lodato e ringraziato ogni momento...», 300 giorni
ogni volta.
«Eterno Divin Padre, io vi offro, ecc.», 100 giorni ogni
volta.
L’offerta di tutte le Messe per gli agonizzanti, come con
cesse Pio X, ha l’Indulgenza di 300 giorni.
«Dolce cuor del mio Gesù...», 300 giorni di Indulgenza;
«Gesù mansueto ed umile...»; «Sacro Cuor di Gesù, confido in Voi»; «Cuore divino di Gesù, convertite i peccatori...»; «Cor Jesu Sacratissimum...» in fine della Messa, col
Sacerdote, lucra 7 anni e 7 quarantene.
«Gesù mio, misericordia», «ut omnes errantes...» hanno
rispettivamente 300 giorni di indulgenza.
Ad onore della S. Madonna:Hanno 300 giorni di Indulgenza: «Dolce Cuore di Maria...», «Sia benedetta la santa...»,
«Maria speranza nostra...», «Nostra Signora di Lourdes...», «Nostra Signora del SS. Sacramento...».
Alla S. Famiglia: «Gesù, Giuseppe, Maria...»: le tre giaculatorie han 300 giorni di indulgenza come le Litanie lauretane.
Confraternite - abitini
Ne ricordiamo tre, come più spesso portati nei nostri luoghi: l’abitino del Carmine, dell’Immacolata, dell’Addolorata.
La Confraternita del Carmine dipende dai Religiosi Carmelitani. Due sono i privilegi: la salvezza eterna,cioè chi
muore con tale abitino addosso non perirà nelle fiamme
dell’inferno; e, secondo, la liberazione dal purgatorio, cioè,
che se andrà nel purgatorio, ne sarà liberato il primo sabato
dalla morte. Questo suol chiamarsi «privilegio sabatino». La
prima tradizione si fonda su una visione di S. Simone Stock;
l’altra si fonda su una bolla di Giovanni XXII del 1322. Per il
primo: bisogna portare l’abitino e vivere da buon cristiano;
né si può pensare che basti l’abitino solo, che poi si possano
commettere peccati. Per il secondo, oltre lo scapolare, bisogna osservare la castità nel proprio stato. Le indulgenze sono
moltissime, tanto plenarie che parziali.
La Confraternita della Madonna Addolorata dipende dall’Ordine dei Serviti ed al P. Generale appartiene l’erigerla.
Anche qui si richiede l’iscrizione in debita forma, l’imposizione dell’abitino, con alcune pratiche.
Essa mira in modo speciale a compatire ed imitare la S.
Vergine nella pazienza in mezzo ai suoi dolori e pene intime. Leone XIII allargò ancora i privilegi, già ampi, che già
godeva.
L’Abitino dell’Immacolata è favore ai PP. Teatini, presso
S. Andrea della Valle - Roma. Ha per fine l’onorare la S.
Madonna Immacolata. Esso è uno dei più ricchi di indulgenze plenarie e parziali.
Consecrazione della Famiglia al Sacro Cuore di Gesù
Questa pia pratica ai nostri giorni ha preso uno straordinario
sviluppo. Ben a ragione! si tratta di fare Gesù Cristo Re delle case,
delle Famiglie; e di farci tutti sudditi del dolcissimo e salutarissimo
suo regno.
Vi sono indulgenze concesse dal Papa Benedetto XV il 27-4-1915; confermate dalla Sacra Penitenzieria il 10-12-1923, e sono:
a) Sette anni e sette quarantene per tutti e singoli membri della
famiglia che, con cuore contrito, sono presenti alla funzione di
consecrazione,
b) Plenaria, se confessati e comunicati, e visiteranno poi una
chiesa, pregando per il Papa;
c) di trecento giorni ogni anno, nel giorno in cui rinnoveranno
la consecrazione; e plenaria se compiranno le solite condizioni.
È perciò molto bene che tutte le famiglie cattoliche, le famiglie
religiose, gli istituti, le comunità facciano una così pia opera; onorino poi sempre, amino e riparino le offese fatte al Sacro Cuore.
Pontificia Opera per la Propagazione della Fede
D. Qual è il fine dell’Opera?
R. È di promuovere preghiere e raccogliere offerte per le mis
sioni.
Indulgenze e favori spirituali
D. Quali sono le indulgenze plenarie ai fedeli che appartengono
all’Opera?
R. 1. L’Indulgenza plenaria il giorno dell’aggregazione.
2. Nelle feste del Signore: Natale, Circoncisione, Santissimo
Nome di Gesù, Epifania, Pasqua, Ascensione, Pentecoste, SS. Trinità, Corpus Domini, S. Cuore di Gesù.
3. Nelle feste della Madonna: Immacolata, Natività, Presentazione, Annunciazione, Visitazione, Purificazione ed Assunzione.
4. Nelle feste degli Angeli: S. Michele Arcangelo (29 settembre) e Ss. Angeli Custodi (2 ottobre).
5. Nella festa dell’Invenzione (3 maggio) ed Esaltazione della S. Croce (14 settembre).
6. Nelle feste dei Santi: S. Giovanni Battista, San Giuseppe (19marzo) e Patrocinio (terzo mercoledì dopo Pasqua), nelle feste dei
Santi Dodici Apostoli e degli Evangelisti, S. Francesco Saverio,
patrono dell’Opera (3 dicembre) e S. Fedele da Sigmaringa, primo
martire di Propaganda Fide (24 aprile), la Solennità di tutti i Santi
(1° novembre).
7. Il 22 giugno, data della fondazione dell’Opera Propaganda Fide.
8. Tre volte il mese, in tre giorni a scelta dell’associato.
9. Nel giorno della Commemorazione generale di tutti gli associati defunti, ecc. ecc.
L’Opera della S. Infanzia
Indulgenze plenarie
D. Quali sono le indulgenze plenarie concesse agli associati?
R. Sono le seguenti:
1. Indulgenza plenaria a quegli associati che assisteranno ad
una messa detta per gli associati, tra il Natale e la Purificazione.
suffragio degli associati, fra la seconda domenica dopo Pasqua e la
fine del mese di Maggio.
3. Nelle feste della Presentazione, dei Ss. Angeli Custodi, di S.
Giuseppe, di S. Francesco Saverio, di San Vincenzo de’ Paoli, patroni dell’Opera.
4. Indulgenza plenaria nel giorno anniversario del battesimo di
tutti gli zelatori e zelatrici, collettori e collettrici, direttori e direttrici, nonché dei loro genitori, fratelli e sorelle, ecc. ecc.
Indulgenze per gli ascrittiall’Azione Cattolica
Con rescritto del 7 Giugno 1932, sono state concesse agli
ascritti dell’Azione Cattolica le seguenti indulgenze da lucrarsi alle
consuete condizioni:
Plenaria: per gli Assistenti e Vice-assistenti Generali e Diocesani, per i Dirigenti e soci: al termine dei Santi Esercizi e corsi di
cultura, di propaganda e di adunanze diocesane o di plaga, purché
tali convegni si chiudano con un’opportuna cerimonia religiosa,
con S. Messa e Comunione Generale;
per i Dirigenti e Propagandisti: due volte al mese, se svolgeranno e terranno istruzioni, adunanze in parrocchia e fuori, almeno
due volte al mese, in favore degli ascritti all’Azione Cattolica;
per i Dirigenti e soci:
1° nel giorno dell’aggregazione o della rinnovazione della tessera;
2° una volta al mese: a) alla chiusura del ritiro mensile, se vi
avranno preso parte; b) se rispettivamente, per l’intero mese, avranno atteso alla meditazione quotidiana almeno per un quarto d’ora,
avranno frequentato regolarmente le adunanze dell’Organizzazione
alla quale appartengono;
3° nelle seguenti feste: S. Natale, Epifania, Pasqua, Ascensione,
Corpus Domini, Sacro Cuore di Gesù, Pentecoste, Immacolata Concezione, Annunciazione, Assunzione, S. Giuseppe Sposo di Maria
Vergine, S. Pietro Ap., S. Francesco d’Assisi, Tutti i Santi, Ss. Patroni delle singole Organizzazioni Nazionali e S. Patrono di ciascuna Associazione Parrocchiale;
4° se prenderanno parte ai suffragi per le anime dei defunti Assistenti, Dirigenti e soci dell’Azione Cattolica, ecc. ecc.
Indulgenze per la SS. Eucaristia
Indulgenza plenaria, recitando una terza parte di Rosario in
nanzi a Gesù Sacramentato, sia esposto che chiuso nel tabernacolo
(Settembre 1927).
Indulgenza plenaria (Ottobre 1929) per i Sacerdoti che recitano
l’intero Ufficio Divino, anche se diviso in parti, innanzi al SS. Sa
cramento (esposto o chiuso).
Indulgenza plenaria (Maggio 1921) per tutti i fedeli che fanno
un’ora di adorazione a favore delle Vocazioni Sacerdotali.
Indulgenza plenaria per chi fa celebrare la Santa Messa in ripa
razione delle ingiurie fatte al SS.mo Sacramento, (Novembre
1907).
Indulgenza plenaria, una volta al mese, in giorno a scelta, per
chi comunicandosi prega per le Missioni (Giugno 1923).
Indulgenze della Pia Società San Paolo
Il Santo Padre si è degnato concedere ai membri della Pia Società San Paolo ed a tutti i suoiCooperatori numerose indulgenze,
alle quali partecipano tutti gli zelatori e le zelatrici delle Duemila
SS. Messe.
Indulgenza plenaria, alle solite condizioni (Confessione, Comunione, preghiera secondo l’intenzione del Papa) nelle seguenti feste od in uno dei sette giorni immediatamente successivi:
a) Nelle feste del Signore: Natale, Epifania, Pasqua, Ascensione, Corpus Domini, Giovedì e Sabato Santo.
b) Nella festa della Pentecoste.
c) Nelle feste della Madonna: Immacolata Concezione di Maria, Assunzione.
d) Nel giorno della festa di S. Giuseppe (19 marzo) e nella solennità del suo Patrocinio (terza domenica dopo Pasqua).
e) Nella festa di Ognissanti.
f) Nella festa della Conversione di S. Paolo (25 gennaio) e nella Commemorazione (30 giugno).
g) In tutte le feste degli Apostoli, ossia: 24 febbraio, S. Mattia Ap.; 25 aprile, S. Marco Ev.; 1 maggio, S. Filippo e S. Giacomo; 29 giugno, Ss. Pietro e Paolo; 24 agosto, S. Bartolomeo; 21 set tembre, S. Matteo; 18 ottobre, S. Luca; 28 ottobre, Ss. Simone e Giuda; 30 novembre, S. Andrea; 21 dicembre, S. Tommaso; 27 dicembre, San Giovanni.
h) Nella festa di S. Francesco di Sales (29 gennaio).
Una speciale Indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i membri o Cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia
Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai membri e Cooperatori,
che, confessati e comunicati od almeno contriti, diranno devotamente colle labbra o col cuore il nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri
peccati.
Parziale di cento giorni, da lucrarsi dai membri e dai Cooperatori, ogni qualvolta diranno, col cuore contrito, qualche preghiera
secondo il fine della Pia Società o presteranno un qualche aiuto
(lavoro, elemosine, offerte, ecc.).
Confraternita del Santo Rosario
D. Qual è il fine della confraternita?
R. È di riunire il più gran numero possibile di uomini, di
qualunque stato o condizione, con l’obbligo di recitare il Santo
Rosario.
D. Quali sono gli obblighi dei fratelli?
R. Unico obbligo, ma senza peccato, è di recitare il Rosario da
15 Misteri una volta per settimana. Detto Rosario può recitarsi a
piacimento, in qualunque luogo e senza stare in ginocchio. Può recitarsi sia tutto assieme, sia 5 Misteri per volta, e in tre giorni distinti, e possono essere interrotti anche i misteri fra di loro, secondo la concessione di Pio X (14 ottobre 1906).
D. Quali sono le Indulgenze concesse ai fratelli?
R. Sono le seguenti:
1. Indulgenza plenaria il giorno dell’ammissione.
2. Per chi si confessa e comunica nella chiesa del Rosario, recitando due parti di Rosario, secondo le intenzioni del Sommo
Pontefice. Queste due Indulgenze si possono lucrare sia il giorno
dell’ammissione, sia la domenica seguente.
D. Quali sono le Indulgenze concesse ai fratelli per la recita del
Rosario?
R. Sono le seguenti:
1. Indulgenza plenaria una volta in vita se ha recitato il Rosario tutte le settimane, secondo lo Statuto.
2. A chi recita la corona intera, tutte le Indulgenze accordate in Spagna a chi fa la stessa recita.
3. 50 anni una volta al giorno a chi recita una terza parte di Rosario nella chiesa o nella cappella della confraternita, o in qualunque chiesa, seè forestiero.
4. 10 anni e 10 quarantene ogni volta a chi recita per tre volte il Rosario nella settimana.
5. 7 anni e 7 quarantene ogni settimana a chi recita il Rosario intero.
6. 5 anni e 5 quarantene ogni volta che i fratelli, nel recitare il Rosario, nel dire l’Ave Maria, pronunziano il nome di Gesù.
7. 2 anni a chi recita il Rosario settimanale in tre giorni, una terza parte per giorno.
8. 300 giorni quando se ne recita una terza parte.
9. 100giorni una volta a chi recita o canta il Rosario durante la processione della Madonna nella chiesa dei Domenicani.
10. Indulgenza plenaria il giorno dell’Annunziata, confessandosi, comunicandosi e recitando il Rosario.
11. 10 anni e 10 quarantene a chi recita il Rosario nella festa della Purificazione, dell’Assunzione e della Natività.
12. 10 anni e 10 quarantene a chi recita una terza parte il giorno di Pasqua, dell’Annunziata e dell’Assunzione.
13. 7 anni e 7 quarantene nelle altre feste del Signore e della Madonna, dove si celebrano i Misteri del Rosario, cioè la Visitazione, il Natale, la Purificazione, l’Addolorata, l’Ascensione, la Pentecoste, Tutti i Santi, recitando 5 Misteri del Rosario.
14. 7 anni e 7 quarantene nella festa della Natività, dell’Annunziata e dell’Assunzione, se secondo lo statuto, si è recitato il Rosario intero settimanale.
PRATICA: Durante le tentazioni: «Dolce Cuore di Maria, siate la salvezza mia». (300 giorni di indulgenza).
GIACULATORIA: Innanzi al SS. Sacramento: «Nostra Signora del SS. Sacramento, pregate per noi» (Indulgenza 300 giorni).
FRUTTO
«Maria, speranza nostra, abbi di noi pietà».
300 giorni ogni volta. (Pio X, 8 gennaio 1906).
«Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria Madre di Dio».
300 giorni ogni volta. (Leone XIII, 10 settembre 1878).
«Nostra Signore di Lourdes, pregate per noi».
300 giorni ogni volta. (Pio X, 9 settembre 1907).
«Nostra Signora, Regina della Guardia (nella Liguria), pregate per noi che ricorriamo a Voi».
300 giorni ogni volta. (Pio X, 10 aprile 1908).
«Maria Addolorata, Madre di tutti i cristiani, pregate per noi».
300 giorni ogni volta. (Pio X, 2 giugno 1906).
«Madre di amore, di dolore e di misericordia, pregate per noi».
300 giorni ogni volta. (Pio X, 2 giugno 1906).
«O Maria, benedite questa casa, dove si benedice sempre il vostro nome. Viva sempre Maria, l’Immacolata, la sempre Vergine, la benedetta fra le donne, la Madre del Signor nostro Gesù Cristo, la Regina del Paradiso».
300 giorni ogni volta. (Pio X, 4 giugno 1906).
Per i nostri defunti. Del Beato Giacomo Alberione